Spreco alimentare: cos’è realmente e cosa possiamo fare

Spreco alimentare: cos’è realmente e cosa possiamo fare

 

Spreco alimentare: un problema globale

 

Lo spreco alimentare, da ormai diversi anni, rappresenta una piaga profonda e ben radicata della nostra società.

I dati a supporto ci dimostrano come nel mondo, lo spreco alimentare, è un problema in crescita e difficile da risolvere: ogni anno vengono gettati via oltre 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, la maggior parte del quale è perfettamente commestibile, ma il vero problema è che il trend è in costante aumento, anno dopo anno.

 

La previsione è che la quantità di cibo sprecato a livello globale aumenterà di un terzo entro il 2030.

 

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite prevedono risultati importanti entro la fine dello stesso anno: l’intento è quello di dimezzare lo spreco alimentare globale a livello di vendita al dettaglio, al consumo pro capite e ridurre le perdite alimentari nelle catene di produzione e di approvvigionamento.

Gli obiettivi delle Nazioni Unite sono molto ambiziosi e interessanti ma, se osserviamo il trend attuale e soprattutto la previsione demografica globale del 2030, lo scenario probabile non è dei migliori: la popolazione mondiale continuerà a crescere e raggiungerà gli 8,6 miliardi nel 2030.

Si tratta di circa 800 milioni di persone in più rispetto al 2023. Ciò significa che anche se si riuscisse a raggiungere l’obiettivo di dimezzare lo spreco alimentare pro capite (di un terzo dello spreco alimentare totale) il trend potrebbe continuare comunque a crescere.

Le Nazioni Unite, inoltre, riferiscono che circa un terzo della popolazione mondiale, principalmente nei paesi in via di sviluppo e nei paesi a basso reddito, non hanno un accesso adeguato al cibo, con un conseguente aumento di 320 milioni di persone a rischio ogni anno.

 

Entro il 2050, per far fronte alla domanda di cibo mondiale, avremo di fronte due strade: 

 

  • Aumentare la produzione totale di cibo del 60% (aumentando dunque anche la quantità di C02 dispersa nell’ambiente)
  • Smettere semplicemente di buttare via il nostro cibo

 

 

È un problema, soprattutto se ci si guarda intorno e si osserva che viviamo in un mondo in cui oltre 800 milioni di persone soffrono la fame e la denutrizione.

Tutte queste persone potrebbero vivere una vita completamente diversa con meno di un quarto del cibo perso o sprecato negli Stati Uniti e in Europa.

Sostanzialmente il mondo si divide in due: chi ha troppo cibo e lo butta via e chi invece non ne ha abbastanza e rischia ogni giorno di morire letteralmente di fame.

 

La battaglia dell’Unione Europea contro lo spreco alimentare

 

Nel 2020, il primo anno della pandemia di COVID-19, nell’UE sono stati generati circa 131 kg di rifiuti alimentari pro capite.

Le famiglie hanno generato il 53 % dello spreco alimentare totale, mentre il restante 47% è costituito da rifiuti generati nella filiera alimentare.

 

Si stima che attualmente il 20% della produzione alimentare dell’intera Unione Europea venga sprecato.

 

Il rapporto “No Time to Waste”, basato sulle fonti più aggiornate, stima che l’Unione Europea sprechi circa 153,5 milioni di tonnellate di cibo ogni anno. 

 

Questa cifra è quasi il doppio rispetto alle stime fatte in precedenza ed è diventata più precisa grazie ad una migliore disponibilità e accessibilità ai dati sul cibo sprecato nelle aziende agricole.

 

Si stima che lo spreco alimentare costi alle imprese e alle famiglie dell’Unione Europea circa 143 miliardi di euro all’anno e che provochi almeno il 6% delle emissioni totali di gas a effetto serra dell’intera Unione Europea.

 

 

L’UE, tuttavia, ha adottato misure concrete per contrastare questo problema ed evitare perdite e sprechi alimentari; i principi guida in materia sono contenuti nella direttiva ufficiale sui rifiuti, che invita gli Stati membri a:

  • Ridurre la quantità di perdite alimentari durante la produzione e la distribuzione
  • Ridurre gli sprechi alimentari nelle famiglie
  • Incoraggiare le donazioni alimentari
  • Monitorare e valutare l’attuazione delle misure dell’UE sulla prevenzione degli sprechi alimentari

Altre misure volte a ridurre le perdite e gli sprechi alimentari comprendono il cambio di destinazione dei prodotti alimentari in eccesso, ad esempio come alimenti per animali o compost.

 

Come contrastare il problema dello spreco alimentare

 

A CASA

  • Pianifica i tuoi pasti
  • Utilizza i tuoi avanzi di cibo
  • Presta attenzione alle date sulle confezioni (N.B. “da usare entro” fa riferimento ad una questione di sicurezza alimentare, mentre “da consumarsi preferibilmente entro” fa riferimento alla qualità del cibo)
  • Prendi un piatto più piccolo e riempilo secondo necessità
  • Congela il tuo cibo in più
  • Conserva correttamente gli alimenti (controlla le etichette
  • per le istruzioni di conservazione, assicurati che il tuo frigorifero sia tra 1° e 5°C)
  • Controlla spesso nella tua dispensa e nel tuo frigorifero

NEI NEGOZI O AL MERCATO

  • Scrivi una lista della spesa
  • Non fare acquisti quando hai fame
  • Acquista solo la quantità di cui hai bisogno
  • Scegli frutta e verdura imperfette (spesso scontate)

NEI BAR, RISTORANTI E ALBERGHI

  • Scegli un tipo di alimento in linea con le tue necessità
  • Porta via i tuoi avanzi
  • Gestisci le tue richieste in base alla disponibilità di cibo e a seconda dell’ora del giorno

Per la serie completa di raccomandazioni per l’azione, visitare il sito web della Commissione europea sui rifiuti alimentari: https://ec.europa.eu/food/safety/food_waste_en

 

Lo spreco alimentare in Italia

 

Nel report “Il caso Italia 2023” di Waste Watcher International Observatory on Food and Sustainability, troviamo gli alimenti più sprecati in Italia.

 

Al primo posto c’è la frutta fresca (3,4 grammi al giorno) seguita dal pane (2,3 grammi al giorno): in un anno circa 1 kg pro capite.

 

 

Ogni italiano getta circa 27 chili di cibo all’anno: questa incidenza aumenta sensibilmente al sud con un + 8% di spreco rispetto alla media nazionale, mentre per le famiglie senza figli c’è un aumento del 38% rispetto alla media italiana.

Noi del team di Mister Pizza abbiamo particolarmente a cuore questo problema e ci impegniamo da tempo per contrastarlo, nel nostro piccolo; da quest’anno abbiamo deciso di investire ancora più attenzione verso questo problema aderendo al Banco Alimentare della Toscana per combattere la fame e lo spreco alimentare, per un mondo più equo e sostenibile.

 

Ogni nostro prodotto, dalla pizza alla bottiglia d’acqua, rispetta questi importanti principi; ogni ospite contribuisce a rendere tutto questo reale e partecipa silenziosamente a questa grande battaglia contro lo spreco alimentare e la fame nel mondo.

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